Il termine Body Positive nasce tra il 2010 e il 2011, grazie ai numerosi post social di donne considerate oversize che celebravano orgogliosamente il loro corpo.
Tale movimento, però, assume velocemente un significato più globale e ampio. Il messaggio che vuole trasmettere, infatti, non si esaurisce in una mera questione di peso, ma è rivolto a tutti coloro che hanno un corpo che non rispetta gli standard imposti dalla società.
Può essere considerata un’autoproclamazione che sostiene il desiderio di essere parte di un mondo e della società, senza la necessità di dover giustificare il proprio modo di essere.
“Avere un atteggiamento body positive riguardo al corpo, infatti, significa accettarne ogni singola sfumatura, compresa la disabilità, ad esempio.”
Il tema è ritornato in auge dopo gli scatti che hanno come protagonista Rihanna ed il suo pancione. Rihanna, infatti, ha deciso di trasformare la sua maternità in un messaggio di body positivity.
Lo scorso 1° febbraio ha dato il grande annuncio facendosi fotografare col pancione che spuntava da un cappotto fucsia sbottonato mentre passeggiava a New York col fidanzato. Da allora, ogni volta che è apparsa in pubblico, la pop star ha lasciato volutamente scoperto il ventre.
Generalmente, il primo commento che passa per la testa delle persone è:
“lei è Rihanna e non deve combattere con i pregiudizi che potrebbero colpire le donne”
Molto spesso, le donne incinte che vedono cambiare il proprio corpo tendono a nascondersi, capita che si possano sentire gonfie e non attraenti. In generale, tendono ad accettarsi di meno e temono il giudizio degli altri. La cantante, invece, tramite il suo gesto sembra cerchi di dire che i cambiamenti del proprio corpo vanno accettati e, per quanto possibile, enfatizzati.
Applichiamo il body positive in ogni aspetto riguardante il nostro corpo e accettiamo che questo è un percorso che ci accompagnerà tutta la vita, una vita di cambiamenti esteriori ed interiori.