Ciò che, molte volte, può impedirci di prendere decisioni è il 𝒕𝒊𝒎𝒐𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝒔𝒃𝒂𝒈𝒍𝒊𝒂𝒓𝒆.

Ci insegnano ad essere orientati al successo e al raggiungimento degli obiettivi, così che di fronte a qualcosa che non va come ci aspettavamo, ad una delusione o ad un fallimento ci ritroviamo disarmati. Questo può paralizzarci, demotivarci e limitare le nostre possibilità future.

A tutti può capitare di scegliere una strada sbagliata, e di combinare qualche guaio. 𝑷𝒆𝒓 𝒒𝒖𝒂𝒏𝒕𝒐 𝒊𝒍 𝒇𝒂𝒍𝒍𝒊𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒔𝒊𝒂 𝒖𝒏’𝒆𝒔𝒑𝒆𝒓𝒊𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒅𝒐𝒍𝒐𝒓𝒐𝒔𝒂, 𝒇𝒂 𝒑𝒂𝒓𝒕𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂.

Commettere ciò che viene definito errore è una dimostrazione del fatto che 𝒔𝒄𝒆𝒈𝒍𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒅𝒊 𝒓𝒊𝒔𝒄𝒉𝒊𝒂𝒓𝒆 𝒆 𝒂𝒇𝒇𝒓𝒐𝒏𝒕𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒍𝒆 𝒑𝒂𝒖𝒓𝒆, 𝒎𝒆𝒕𝒕𝒆𝒏𝒅𝒐𝒄𝒊 𝒊𝒏 𝒈𝒊𝒐𝒄𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒅𝒊𝒗𝒆𝒏𝒕𝒂𝒓𝒆 𝒑𝒊𝒖̀ 𝒇𝒐𝒓𝒕𝒊, 𝒊𝒏 𝒖𝒏 𝒎𝒐𝒗𝒊𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒕𝒓𝒂𝒔𝒇𝒐𝒓𝒎𝒂𝒕𝒊𝒗𝒐.

𝑬̀ 𝒏𝒆𝒄𝒆𝒔𝒔𝒂𝒓𝒊𝒐 𝒕𝒓𝒂𝒓𝒓𝒆 𝒄𝒊𝒐̀ 𝒄𝒉𝒆 𝒄’𝒆̀ 𝒅𝒊 𝒑𝒐𝒔𝒊𝒕𝒊𝒗𝒐 𝒅𝒂𝒍𝒍𝒆 𝒐𝒄𝒄𝒂𝒔𝒊𝒐𝒏𝒊 𝒄𝒉𝒆 𝒔𝒆𝒎𝒃𝒓𝒂𝒏𝒐 𝒔𝒇𝒊𝒅𝒆 𝒊𝒏𝒔𝒐𝒓𝒎𝒐𝒏𝒕𝒂𝒃𝒊𝒍𝒊, perché forniscono informazioni preziose per prendere decisioni migliori in futuro, attraverso una maggiore flessibilità mentale e contezza delle conseguenze.

Per quanto si possa essere preparati, lungo la strada della vita capiterà di inciampare.

Non ci è possibile controllare quali eventi negativi incontreremo, quello che possiamo fare è regolare, a grandi linee, 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝒅𝒆𝒄𝒊𝒅𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒅𝒊 𝒓𝒆𝒂𝒈𝒊𝒓𝒆 𝒂𝒅 𝒆𝒔𝒔𝒊 𝒆 𝒄𝒐𝒏𝒕𝒊𝒏𝒖𝒂𝒓𝒆 𝒊𝒍 𝒏𝒐𝒔𝒕𝒓𝒐 𝒄𝒂𝒎𝒎𝒊𝒏𝒐.

𝑵𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂 𝒏𝒐𝒏 𝒄𝒊 𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒇𝒂𝒍𝒍𝒊𝒎𝒆𝒏𝒕𝒊, 𝒎𝒂 𝒔𝒐𝒍𝒐 𝒓𝒊𝒔𝒖𝒍𝒕𝒂𝒕𝒊. Se non si ottiene il risultato sperato, bisogna fare tesoro dell’esperienza, in modo da avere i punti di riferimento necessari ad aprire nuovi scenari.

I modi con cui prestiamo attenzione agli eventi determinano 𝒍𝒂 𝒏𝒐𝒔𝒕𝒓𝒂 𝒑𝒓𝒐𝒔𝒑𝒆𝒕𝒕𝒊𝒗𝒂 𝒔𝒖𝒍𝒍𝒂 𝒓𝒆𝒂𝒍𝒕𝒂̀, tanto unica quanto particolare.

Di fronte ad una sfida o ad un periodo difficile possiamo finire con il 𝒈𝒖𝒂𝒓𝒅𝒂𝒓𝒆 𝒍𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂 𝒅𝒂𝒍𝒍’𝒂𝒏𝒈𝒐𝒍𝒂𝒕𝒖𝒓𝒂 𝒔𝒃𝒂𝒈𝒍𝒊𝒂𝒕𝒂.

𝑳𝒂 𝒍𝒊𝒏𝒆𝒂 𝒐𝒍𝒕𝒓𝒆 𝒍𝒂 𝒒𝒖𝒂𝒍𝒆 𝒖𝒏 𝒆𝒗𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒗𝒊𝒆𝒏𝒆 𝒄𝒐𝒏𝒔𝒊𝒅𝒆𝒓𝒂𝒕𝒐 𝒖𝒏 𝒑𝒓𝒐𝒃𝒍𝒆𝒎𝒂 𝒆̀ 𝒂𝒔𝒔𝒐𝒍𝒖𝒕𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒔𝒐𝒈𝒈𝒆𝒕𝒕𝒊𝒗𝒂 (O’Hanlon, Fantechi, 2005), risentendo dei nostri scopi e delle nostre convinzioni.

Ciò che possiamo fare in questi casi 𝒆̀ 𝒄𝒂𝒎𝒃𝒊𝒂𝒓𝒆 𝒑𝒖𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝒗𝒊𝒔𝒕𝒂 e non farci sopraffare dalla negatività. Questo non vuol dire negare le difficoltà e far finta che sia tutto a posto, ma 𝒅𝒆𝒄𝒊𝒅𝒆𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝒗𝒊𝒗𝒆𝒓𝒆 𝒊𝒍 𝒎𝒐𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝒐𝒑𝒑𝒐𝒓𝒕𝒖𝒏𝒊𝒕𝒂̀ 𝒅𝒊 𝒄𝒓𝒆𝒔𝒄𝒊𝒕𝒂 𝒑𝒆𝒓𝒔𝒐𝒏𝒂𝒍𝒆, da cui trarre insegnamento.

Adottare un cambio di prospettiva può consentirci di comprendere profondamente ciò che stiamo vivendo, elaborare le emozioni da cui siamo attraversati, e impedire a queste ultime di interferire, in modo disfunzionale, con la vita quotidiana.

Siate creativi e 𝒄𝒐𝒏𝒄𝒆𝒅𝒆𝒕𝒆𝒗𝒊 𝒍𝒂 𝒑𝒐𝒔𝒔𝒊𝒃𝒊𝒍𝒊𝒕𝒂̀ 𝒅𝒊 𝒊𝒎𝒎𝒂𝒈𝒊𝒏𝒂𝒓𝒆 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒐 𝒄𝒊𝒐̀ 𝒄𝒉𝒆 𝒑𝒐𝒕𝒓𝒆𝒕𝒆 𝒓𝒆𝒂𝒍𝒊𝒛𝒛𝒂𝒓𝒆 𝒏𝒆𝒍 𝒇𝒖𝒕𝒖𝒓𝒐, un futuro che inizia ora!

“Un problema è un’opportunità camuffata” Paul Hawken

Articolo scritto dalla Dott.ssa Veronica Rinaldi , psicologa psicoterapeuta

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